Donare gli organi

In Italia la donazione di sangue, la donazione di organi e i trapianti sono regolati da precise leggi che stabiliscono sia le modalità e le condizioni per effettuare le donazioni, sia il ruolo del donatore e di colui che riceve la donazione.
La scelta di donare il sangue o un organo, così come quella di ricevere un organo da un'altra persona, cioè di sottoporsi ad un trapianto, è una decisione personale e libera che ciascuno prende sulla base della propria cultura, del proprio culto religioso, delle riflessioni personali o anche di particolari situazioni di vita.
In Italia è possibile donare un organo e ricevere un organo attraverso un trapianto. La medicina moderna utilizza la donazione ed il trapianto come scelta di cura di diverse malattie molto gravi e invalidanti che spesso porterebbero altrimenti alla morte dell’individuo. Senza donazione non esiste trapianto, ma cosa vuol dire donare? Donare vuol dire regalare, dare spontaneamente e senza ricompensa qualcosa che ci appartiene.

Quando perdiamo una persona amata è difficile, in un momento di sofferenza così profonda, pensare agli altri, pensare a qualcuno che è malato e che, se non avrà un nuovo organo, morirà sicuramente.
Non dare l'assenso alla donazione degli organi di un proprio familiare, che non ha espresso la propria volontà in merito alla donazione, non comporta un prolungamento delle cure intensive, perché quando viene diagnosticata la morte ormai non c’è più nulla da fare e gli organi che non vengono donati saranno sprecati.
È possibile donare sia organi (come cuore, reni, polmoni, fegato, pancreas e intestino) che tessuti (pelle, ossa, cornee, cartilagini, tendini, valvole cardiache, vasi sanguigni, arti). La donazione di un organo è possibile di norma solo alla morte del donatore e più precisamente solo dopo che è stata dichiarata da tre medici la morte cerebrale, cioè lo stato fisico in cui il cervello non è più in grado di inviare messaggi al resto del corpo per farlo funzionare.
La legge prevede la possibilità di donare alcuni organi e parti del corpo (ad esempio il midollo osseo, un rene, un polmone, una parte del fegato, ecc.) anche in vita.

Manifestazione di volontà
Senza che vi sia obbligo, ciascuno può esprimere la volontà o la contrarietà sulla donazione dei propri organi con:
- una dichiarazione scritta che il cittadino porta con sé, insieme ai propri documenti;
- la registrazione della volontà (positiva o negativa) effettuata presso sportelli ASL abilitati o nello studio del medico di famiglia.
Se il cittadino si registra presso una ASL, i suoi dati vengono inseriti in un archivio informatizzato (Sistema Informativo Trapianti) gestito dal Centro Nazionale Trapianti che è collegato con i centri interregionali.
Se il cittadino ha espresso in vita la volontà di donare gli organi, i familiari non possono opporsi. Se ha espresso contrarietà alla donazione, non è possibile prelevare gli organi. Se non si è espresso, il prelievo è consentito se i familiari (coniuge, convivente more-uxorio, figli, genitori) non si oppongono. In ogni momento si può cambiare idea con una nuova dichiarazione.

Coordinatore Sistema Informativo Trapianti Aziendale: dott.ssa Assunta Marongiu
via Ospedale - Lanusei
tel. 0782 490287

Sportello Trapianti ospedaliero
c/o URP Ospedale Nostra Signora della Mercede
via Ospedale
tel. 0782 490208
orari: dal lunedì al venerdì, ore 08:30-11:30

Sportello Trapianti di Jerzu
c/o URP Poliambulatorio
via A. Melis
orari: martedì, ore 08:30-11:30

Sportello Trapianti di Tortolì
c/o URP Poliambulatorio
via M. Carchero
orari: giovedì, ore 08:30-11:30