Sospetto caso di Blue tongue a Bari Sardo. In corso le verifiche della Asl

LANUSEI 10 FEBBRAIO 2016 – A seguito del riscontro, da parte del Veterinario Ufficiale competente per il comune di Bari Sardo, di due animali della specie ovina con sintomatologia compatibile con la febbre catarrale degli ovini (Blue tongue), il direttore del Servizio Veterinario della Sanità Animale, dottor Dino Garau, ha comunicato tale sospetto al Sistema informativo Nazionale per le Malattie degli animali (SIMAN).
I due animali sono stati sottoposti a prelievo ematico con l’obiettivo di verificare l’effettiva presenza della patologia. Il materiale prelevato è stato inviato all’Istituto Zooprofilattico di Sassari per le analisi del caso ed in particolare per individuare l’eventuale sierotipo interessato, atteso che, per il sierotipo 1, gli animali erano coperti da vaccinazione. Solamente dopo tale verifica, si potrà confermare il sospetto diagnostico.
Nell’ottica della massima cautela, onde evitare l’eventuale diffondersi della malattia ad altri animali recettivi presenti nel territorio, il servizio Veterinario ha proposto al Sindaco del Comune di Bari Sardo una ordinanza di sequestro cautelativo dell’allevamento.
Con tale ordinanza si prescrive:
-il censimento di tutte le categorie di animali della specie sensibili, precisando per ciascuna di esse il numero di animali già morti, infetti o che potrebbero essere infettati o contaminati; il censimento deve essere aggiornato per tener conto degli animali nati o morti durante il periodo in cui si sospetta la presenza della malattia;
-che tutti gli animali delle specie sensibili dell’azienda siano trattenuti nei rispettivi locali di stabulazione o collocati in altri luoghi che ne permettano l’isolamento tenendo conto, se necessario, dell’eventuale ruolo dei vettori;
-che sia vietato qualsiasi movimento di animali delle specie sensibili da e per l’azienda;
-che sia subordinato ad autorizzazione, che stabilisca le condizioni necessarie per evitare qualsiasi rischio di propagazione della malattia, qualsiasi movimento:
a) di persone, animali di altre specie non sensibili alla malattia e veicoli in provenienza dall’azienda o ad essa destinati;
b) di carni, carcasse, mangimi, rifiuti, deiezioni, lettiere, letami e tutto ciò che potrebbe trasmettere la malattia in questione;
-che si faccia ricorso a mezzi appropriati di disinfestazione alle entrate ed alle uscite dei fabbricati, locali o luoghi in cui sono custoditi gli animali delle specie sensibili e dell’azienda stessa;
Il Servizio veterinario ha inoltre attivato l’indagine epidemiologica tesa ad accertare la eventuale provenienza della malattia.