"Tutto iniziò dal mare", mostra alla Casa famiglia di Lanusei

Lanusei 12 maggio 2016 – “Tutto iniziò dal mare”, non è il titolo di una favola ma di un progetto realizzato dagli utenti del Centro diurno e della Casa famiglia nell’ambito delle attività socio-riabilitative per le persone con disagio mentale, svolte nelle due strutture aziendali gestite dalla cooperativa Antes
Il mare e i suoi profondi significati emotivi hanno rappresentato il punto di partenza per un percorso iniziato nel settembre del 2015 con una giornata trascorsa alla Peschiera di Tortolì e proseguito con la realizzazione, in questi mesi, di oggetti artigianali, assemblati pazientemente a mano, soprattutto con gusci di conchiglie, e presentati il 4 maggio nel corso di un affollato incontro aperto agli emozionatissimi amici e parenti degli ospiti delle strutture. Quadri, portacandele, carillon di vento, vasi, scatole decorate, portagioielli e tanti altri lavori, sono oggi esposti in una sala al pian terreno del Centro diurno dove è stata allestita una mostra. Non solo, durante la presentazione dell’iniziativa, a cui ha preso parte il Direttore Sanitario, Grazia Cattina, sono state proiettate le fotografie della visita alla Peschiera e una commuovente video intervista a tre utenti che hanno raccontato il loro rapporto con il mare.
La realizzazione di questo percorso è stata possibile grazie all’impegno del personale della Cooperativa Antes: l’assistente sociale Marzia Demontis, referente delle strutture, le educatrici Tiziana Cannas, Francesca Demuru e Manuela Salis, con loro il personale infermieristico e gli operatori sociosanitari che ogni giorno si dedicano ai pazienti dei due Centri.
La continua collaborazione con il Centro di salute mentale della Asl permette di promuovere ogni anno diverse iniziative (come la Montagnaterapia, le visite all’ospedale Nostra Signora della Mercede e al carcere di Lanusei, la partecipazione a feste e sagre) che, come ha ricordato il dottor Tuligi «finora hanno portato i nostri utenti fuori dai Centri. Oggi (il 4 maggio ndr) invece vogliamo portare qui dentro le persone per far conoscere da vicino i percorsi che impegnano i nostri utenti». Il responsabile del DSM ha evidenziato come le diverse attività e progetti portati aventi nelle due strutture incidono positivamente nei percorsi di riabilitazione, migliorano le condizioni psichiche e la vita relazionale dei sofferenti mentali e, nello stesso tempo, contribuiscono a vincere lo stigma sociale nei loro confronti.

Galleria fotografica
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