"Insieme contro il dolore" la giornata a Ulassai

Insieme contro il dolore Ulassai foto Bruno Piras
Lanusei 30 settembre 2017 – Il dolore cronico, spesso vissuto come inevitabile, può avere un impatto devastante sulla vita dei pazienti e dei loro familiari, sia sul piano fisico che psicologico. Per questo una legge nazionale del 2010, ha sancito il diritto di tutti ad accedere ad adeguate terapie e alle cure palliative nella fase finale dell'esistenza. All'indomani della legge, nel 2011, la allora ASL di Lanusei ha intrapreso una strada che ha portato all'istituzione del Centro aziendale di Cura del paziente con dolore (tre ambulatori tra Jerzu, Tortolì, e Lanusei) e all’inserimento delle Cure palliative nell’Unità operativa di Cure domiciliari: un sistema capillare quindi, che raggiunge tutti i centri dell'Ogliastra.

Di questo si è parlato nel partecipato incontro “Insieme contro il dolore”, promosso dalla ATS ASSL Lanusei e dal Comune di Ulassai lo scorso venerdì 22 settembre, con l'obiettivo di informare i cittadini sui servizi offerti e sul diritto a non soffrire inutilmente. È stato proprio il sindaco Gian Luigi Serra a ricordare l'importanza della territorialità delle cure e della centralità della persona nei percorsi di presa in carico e assistenza. Grazia Cattina, Coordinatore dell'Area programmazione ospedaliera ATS Sardegna e Direttore del Presidio ospedaliero di Lanusei, ha introdotto le relazioni evidenziando l'impegno portato avanti dalla ASSL per la promozione di un cambiamento, prima di tutto culturale, nella cura delle sofferenze evitabili. Tutto questo ha portato a una forte integrazione del lavoro dei medici di medicina generale, delle equipe specializzate (medici, psicologi, infermieri e assistenti sociali), dei servizi sociali comunali, delle cooperative e delle strutture convenzionate attive nel territorio. Salvatore Sinatra Responsabile dell'Unità operativa Cure Domiciliari e Centro di cura del paziente con dolore ATS-ASSL Lanusei, ha chiarito il funzionamento e le modalità di accesso a questo sistema. Si tratta di percorsi costruiti sulla persona in cui non sono trascurati i delicati risvolti psicologici della sofferenza che, come ha chiarito la psicologa Lorena Paola Urrai, possono avere un pesante impatto sulla vita dei pazienti ma che, se gestiti con un adeguato supporto, restituiscono qualità all'esistenza, nonostante i mutamenti che patologie croniche, tumorali o neurodegenerative implicano. Una esistenza dignitosa anche per coloro che sono alla fine del loro percorso di vita e per le loro famiglie (sono 94 i pazienti terminali residenti in Ogliastra che nel 2016 hanno usufruito delle Cure domiciliari): tutto questo è possibile - ha spiegato la psicologa Paola Ferrai - attraverso la presa in carico multidisciplinare dei professionisti coinvolti. In questo caso il sostegno psicologico è garantito non solo ai pazienti e ai loro cari ma anche agli specialisti che, quotidianamente, si fanno carico di queste sofferenze. In questo contesto il medico di medicina generale è centrale: lo ha spiegato Raffaele Sestu, chiarendo che i medici di base rappresentano una vera e propria porta di accesso al sistema sanitario in quanto capaci di interpretare, anche grazie a una dettagliata conoscenza degli assistiti, i loro bisogni, indirizzandoli alle più adeguate soluzioni assistenziali e partecipando alla presa in carico attraverso i Punti unici di accesso (PUA) e le Unità di valutazione territoriali (UVT). Ha chiarito l’importanza di questi servizi Maria Teresa Camboni, Coordinatore dell'Area integrazione Socio-sanitaria ASSL: attraverso il PUA sono “codificati” i bisogni delle persone mentre, attraverso l'UVT, sono individuati in maniera multidisciplinare e con la partecipazione dei familiari, i percorsi più adatti di cura e riabilitazione, tenendo conto anche del diritto a non soffrire. Un diritto per cui si batte da anni Cittadinanzattiva, come ha raccontato il vicecoordinatore territoriale per Nuoro e l'Ogliastra, Paola Lai, invitando i cittadini a essere parte attiva nella richiesta di supporti adeguati per non soffrire inutilmente.

Centralità della persona e umanizzazione delle cure sono i termini fondamentali emersi durante l'incontro di Ulassai, dove grazie alla disponibilità della amministrazione comunale è stato possibile coinvolgere i cittadini in maniera diretta. Non è un caso che la giornata si sia conclusa con un momento di condivisione e la musica del gruppo della dottoressa Valeria Tallis, specialista ambulatoriale ASSL, a significare un fattore aggiuntivo di qualità che un territorio come l'Ogliastra può offrire: una concreta vicinanza tra pazienti e operatori sanitari e la possibilità di far crescere un dialogo proficuo e costruttivo per entrambi.

Immagini gentilmente concesse dal signor Bruno Piras
Galleria fotografica
  • Insieme contro il dolore Ulassai foto Bruno Piras
  • Insieme contro il dolore Ulassai foto Bruno Piras
  • Insieme contro il dolore Ulassai foto Bruno Piras
  • Insieme contro il dolore Ulassai foto Bruno Piras
  • Insieme contro il dolore Ulassai foto Bruno Piras
  • Insieme contro il dolore Ulassai foto Bruno Piras
  • Insieme contro il dolore Ulassai foto Bruno Piras