Lanusei, 31 agosto 2019 - Da lunedì 2 settembre l'Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale Nostra Signora delle Mercede di Lanusei sarà nuovamente operativa in H24.
«Avevamo preso l'impegno affinché la degenza ordinaria di Ortopedia a Lanusei venisse riaperta, e insieme alla Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero Unico, abbiamo lavorato per raggiungere questo obiettivo – spiega Andrea Marras, Direttore dell’
ASSL di Lanusei –. Ho sempre detto, però, che il risultato era subordinato all’apporto di nuovi ortopedici, e i nuovi specialisti stanno arrivando grazie al lavoro di sinergia che si è instaurato tra le istituzioni in campo». «In particolare – prosegue Marras – la Regione Autonoma della Sardegna, con l'Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale,
Dott. Mario Nieddu, e il Direttore Generale dell'Assessorato,
Dott. Marcello Tidore, le Università sarde: il
Prof. Antonio Capone dell'Università degli Studi di Cagliari (Responsabile della Clinica ortopedica, Ospedale Marino), il
Dott. Luciano Cara, Responsabile della Divisione Ortopedia e Microchirurgia ricostruttiva dell'Ospedale Marino di Cagliari, e il
Prof. Carlo Doria dell'Università degli Studi di Sassari (Direttore della struttura di Ortopedia dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari). Infine un ringraziamento doveroso va a tutti i professionisti che hanno manifestato la propria disponibilità ad operare anche nella struttura di Lanusei».
«Siamo molto soddisfatti per il risultato raggiunto – conferma Luigi Ferrai della Direzione ospedaliera del "Nostra Signora della Mercede" – ma voglio sottolineare il grande impegno profuso dagli operatori dell'Ortopedia e del Pronto Soccorso di Lanusei, che – in queste settimane – hanno lavorato alacremente, con abnegazione e sacrificio: i primi garantendo il servizio H12” (dalle 8.00 alle 20.00), svolgendo attività ambulatoriale (inclusa attività chirurgica), i secondi nel grande lavoro in emergenza/urgenza, fornendo il massimo supporto a quei pazienti che hanno avuto necessità di ricovero nelle altre strutture sanitarie dell'Isola».